Cristina Santagata intervista Daniele Crippa, curatore della “Casa degli Angeli”

Cristina Santagata intervista Daniele Crippa, curatore della “Casa degli Angeli”

Santagata 1907 sostiene la mostra “La Casa degli Angeli” a Porta Siberia, allestimento dedicato alla figura dell’angelo rappresentato con opere di oltre 500 artisti contemporanei e voluto dal critico d’arte e Presidente del Museo del Parco di Portofino Daniele Crippa con il sostegno del Comune di Genova e di Porto Antico Spa.

La Iglesia de los Angeles sorge nella regione di Salta in Argentina con la volontà di rendere omaggio alla religione Cattolico Cristiana, alla popolazione del luogo, alla Vergine, agli angeli e ai bambini.

Di recente abbiamo avuto modo di incontrare Daniele Crippa per farci raccontare questo interessantissimo progetto e la storia che ha portato alla sua realizzazione.

“Quando ho avuto il piacere di conoscere il Sindaco di Genova Marco Bucci gli ho spiegato che questa mostra era stata già esposta in più musei, prima a Monza, poi al Museo di Villa Olmo a Como e poi al Museo di Santa Maria della Scala di Siena. Genova però è stata il porto da cui è iniziata la migrazione verso l’Argentina e mi sarebbe piaciuto molto valorizzare questo rapporto culturale, anche perché questa iniziativa è nata proprio in Argentina in una regione al nord del paese chiamata Salta, luogo dove viene professato un miracolo sulla Madonna, 5° al mondo per numero di fedeli. Anche Papa Giovanni Paolo II, che era molto fedele alla Madonna, visitò questo territorio e in quell’occasione ebbi l’opportunità di chiedergli se fosse d’accordo che costruissi, in una proprietà li presente, una chiesa dedicata agli angeli, ovvero i bambini morti prima del battesimo. La chiesa è stata costruita e sto chiedendo ad artisti provenienti da tutto il mondo di dipingere una loro personale interpretazione di un piccolo angelo su una tela 25×25 e proprio qui a Porta Siberia sono esposti i primi 500. Una volta dipinte, le opere vengono fotografate e trasferite su piastrelle in ceramica in modo che possano diventare parte del grande mosaico d’arte contemporanea che sarà composto da 1840 piastrelle e ricoprirà le pareti della chiesa. L’ex porta cibaria di Genova è diventata la “Casa degli Angeli” e ci auguriamo in primavera, o forse già ad ottobre, di portarne altri 500”.

Quando è cominciata la costruzione della chiesa?

“È iniziata nel 2002 ed è durata 5 anni perché lì i tempi di costruzione sono abbastanza lunghi. Adesso sono già presenti più di 300 ceramiche”.

Come vengono contattati gli artisti?

“Inizialmente ho contattato gli amici, i primi 200-250 lo erano, poi la voce si è diffusa grazie al passaparola dei pittori e in seguito anche grazie ad articoli e pubblicazioni. I primi 500 sono volutamente italiani o stranieri che hanno vissuto in italia, adesso invece stiamo cercando di coinvolgere tutto il resto del mondo, per cui arrivano un po’ da tutte le parti. In futuro mi piacerebbe organizzare un convegno con un imam, un rabbino e un vescovo per discutere dell’angelo, figura presente nelle tre religioni monoteiste. Oggi sarebbe un messaggio di aggregazione e pace”.

Da quando la mostra è stata inaugurata ci sono state molte visite?

“La mostra sta funzionando abbastanza bene, anche se il clima in questo periodo non è in nostro favore. L’idea è quella di organizzare eventi a tema dell’angelo: all’ingresso ci sono due nicchie dove vorremmo esporre ogni mese due o quattro opere di artisti diversi e presentarle di volta in volta. Un ulteriore passaggio sarebbe quello di esporre delle sculture all’aperto ed eliminare così un po’ di auto all’esterno, anche perché in questo modo si fa fatica a capire che Porta Siberia è un museo”. 

Una volta che gli viene commissionata, un artista ha delle tempistiche di consegna?

“Adesso stiamo cercando di arrivare a 500 il prima possibile ma generalmente no, non diamo delle tempistiche. Il fascino sta nel fatto che puoi trovare cose completamente diverse una dall’altra: il figurativo, l’astratto o il concettuale e avendo l’opportunità di sfruttare la grande particolarità di questo museo, ovvero gli oblò a pavimento illuminati, in passato utilizzati come deposito di alimenti, abbiamo deciso di coinvolgere altri artisti per la creazione di sculture in marmo, bronzo o ferro da disporre proprio sotto gli oblò”.

Oggi un visitatore dove trova il biglietto?

“Il biglietto può essere acquistato direttamente qui in Porta Siberia oppure online, sulle piattaforme apposite”.

Per noi questo progetto è un’occasione molto importante a sostegno di Genova e di questi bellissimi spazi di Porta Siberia. L’idea di sostenerlo è arrivata un po’ per caso, nonostante ciò è stato per noi molto semplice entrare in questo bellissimo mondo e ci piacerebbe continuare, in qualche modo, a sostenerlo.

La mostra è accessibili al pubblico da giovedì a domenica dalle 11:00 alle 18:00.

Maggiori informazioni al seguente link: www.iglesiadelosangeles.com

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