Coltivazioni moderne

Coltivazioni moderne

Le più recenti innovazioni colturali hanno però condotto a espandere l’ulivo in aree irrigate e a trasformare il tradizionale sistema di allevamento a sistemi colturali talvolta eccessivamente intensivi. Inoltre, l’introduzione di sostituti dell’olio di oliva più economici, come l’olio di soia e quello di palma, ha ridotto l’importanza economica della coltivazione olivicola ed ha quindi conseguentemente ridotto l’importanza culturale dell’ulivo nelle regioni che ne avevano storicamente visto il fiorire. Per questi motivi, la coltivazione tradizionale dell’ulivo è a rischio di essere abbandonata nelle regioni più fragili e marginali del Mediterraneo. Ciò può generare conseguenze devastanti per l’ambiente e l’economia di queste regioni, specialmente qualora il risultato sia la conversione dei terreni a pascolo. A questo si aggiunga anche il rischio che gli uliveti siano trasformati da sistemi colturali estensivi a sistemi intensivi, che richiedono un vasto uso di antiparassitari e grandi quantità di acqua. La densità delle piante di ulivo può variare da un minimo di 20 piante per ettaro in alcune zone aride tunisine, a 400-666 piante per ettaro in diverse regioni italiane, fino a 1.600-2.000 piante per ettaro nelle moderne coltivazioni superintensive andaluse o portoghesi, dove le piante vengono sostituite dopo appena 15 anni di vita. In questi ultimi sistemi colturali, ad una bassa produttività della singola pianta d’ulivo si accompagna un massiccio impiego di nutrienti di origine artificiale, concimi e fitofarmaci, oltre che la semplificazione del paesaggio agricolo e fenomeni erosivi. A densità comprese tra 200 e 400 ulivi per ettaro corrispondono, invece, i paesaggi culturali, ricchi di storia, di pregio estetico e di valori identitari, come quelli delle montagne mediterranee, della coltura promiscua, degli stazzi di Gallura o dei cuili di Nurra in Sardegna. Questi sono stati, col tempo, abbandonati in risposta all’innovazione tecnologica, alle riforme agrarie e al processo di urbanizzazione.

Questo testo è un estratto da “L’ulivo e l’olio: una storia di coltura e natura” scritto da Tommaso Sitzia e tratto dal Quarto capitolo del libro “Una famiglia per l’olio” di Cristina e Federico Santagata in occasione dei 110 anni della loro azienda, pubblicato da Olio Officina Edizioni.

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